L'educazione ai tempi dello smartphone
Negli anni ’20 e ’30 andavano di moda i
poster motivazionali. Si trattava di immagini, quasi sempre disegnate a
mano, raffiguranti determinate scende di vita quotidiana. Il loro scopo
era quello di mostrare al pubblico un prodotto, oppure una regola di
comportamento, in un’epoca in cui la maggior parte delle persone non
aveva un televisore e in cui la scuola dell’obbligo si fermava alla
terza media. I governi di quasi tutti i paesi, quindi, avvertivano più
forte di oggi il bisogno di “educare” i cittadini, con una sorta di
pubblicità progresso ante litteram, e insegnare loro quali comportamenti
tenere in specifici contesti.
Anche oggi, a parere nostro, molte persone
avrebbero bisogno dei poster motivazionali, magari adattati ai nostri
tempi. Ecco di seguito alcuni poster, in stile anni ’20, raffiguranti le
regolare base per un civile utilizzo dei telefoni cellulari in
pubblico.

Quando parli con qualcuno evita di
controllare ogni 30 secondi il display del tuo smartphone. Presta la tua
completa attenzione a chi ti sta parlando. Se ricevi un messaggio puoi
controllarlo dopo, se invece ricevi una chiamata, rifiutala, scusati, e
continua a prestargli attenzione.
Alle persone che ti circondano non
interessa cosa hai da dire al telefono. Se sei in pubblico, specialmente
se sei in luoghi stretti e chiusi, abbassa la voce ed evita di tenere
discussioni interminabili. Riduci la telefonata all’essenziale.
Evita di impostare l’ultima hit da
discoteca come suoneria del tuo cellulare. Se ami i Pooh, Gigi D’Alessio
o i Rolling Stones puoi benissimo ascoltare la loro musica a casa o in
auto. Scegli invece una suoneria sobria ed elegante. Il classico ring ring andrà benissimo.
Abbi l’educazione di spegnere il cellulare o
di disinserire la suoneria se ti trovi al cinema, in chiesa o in una
riunione di lavoro. Così come tu non vorresti essere disturbato mentre
guardi un vecchio film di John Wayne, non vogliono esserlo neanche gli
altri.
Nessun commento:
Posta un commento